
In matematica, il coefficiente binomiale è un numero intero non negativo definito dalla seguente formula:
Questo numero è dimostrato corrispondere alle combinazioni semplici di n elementi di classe k, che equivale a dire il numero di sottoinsiemi di k elementi estratti da un insieme di n elementi (non considerando rilevante l’ordine degli insiemi).
Le combinazioni sono parte del calcolo combinatorio, una branda della matematica che studia i modi per raggruppare e/o ordinare secondo date regole gli elementi di un insieme finito di oggetti. Esistono 3 principali categorie di raggrupamento, ognuna delle quali può essere considerata con o senza ripetizioni (ovvero permettendo o meno l’estrazione di uno stesso elemento di un insieme più di una volta). Si possono distinguere infatti:
- Permutazioni:
- semplici (senza ripetizioni)
- con ripetizioni
- semplici (senza ripetizioni)
- Disposizioni:
- semplici (senza ripetizioni)
- con ripetizioni
- semplici (senza ripetizioni)
- Combinazioni:
- semplici (senza ripetizioni)
- con ripetizioni
- semplici (senza ripetizioni)
Una permutazione di un insieme di oggetti è una presentazione ordinata, cioè una sequenza, dei suoi elementi nella quale ogni oggetto viene presentato una ed una sola volta. Nel caso in cui gli n elementi dell’insieme siano tutti diversi, si parla di permutazioni semplici e si calcolano con la formula:
Se invece l’insieme contiene delle ripetizioni, occorre utilizzare la formula per le permutazioni con ripetizione, poiché alcuni insiemi risulteranno uguali tra loro. Indicando con il numero di volte che si ripetono r elementi dell’insieme, la formula delle permutazioni sarà la seguente:
Una disposizione semplice di k elementi da un insieme di n è una collezione ordinata nella quale non si può avere la ripetizione di uno stesso oggetto e si calcola con la seguente formula:
Nel caso in cui invece fosse possibile avere le ripetizioni di uno stesso oggetto, allora bisognerà utilizzare la formula delle disposizioni con ripetizione:
Infine, le combinazioni semplici, come già detto, rappresentano il numero di sottoinsiemi non ordinati di k elementi estratti da un insieme di n elementi. La formula può essere ricavata attraverso le permutazioni e le disposizioni e, come si vedrà, coincide esattamente con il coefficiente binomiale. Infatti le combinazioni semplici possono essere viste come il numero di insiemi ordinati di k elementi che si possono ottenere da un insieme di n diviso il numero di permutazione di ogni sottoinsieme, ovvero attraverso il rapporto tra e :
Una delle proprietà principali del coefficiente binomiale è che permette di ricavare i coefficienti che precedono i termini ottenuti dallo sviluppo di un binomio di potenza p, permettendo di sviluppare il “Triangolo di Tartaglia”, ovvero una sorta di piramide dei coefficienti associati ad ogni esponente.
p = 0 1p = 1 1 1p = 2 1 2 1p = 3 1 3 3 1p = 4 1 4 6 4 1p = 5 1 5 10 10 5 1p = 6 1 6 15 20 15 6 1p = 7 1 7 21 35 35 21 7 1
Il coefficiente binomiale presenta inoltre diverse proprietà molto utili. La prima riguarda la simmetria del coefficiente binomiale. Infatti:
Questa proprietà è vera poichè:
Inoltre, dato che 0! = 1 per definizione, è vera anche le seguente proprietà:
Questa proprietà è vera poichè:
Esistono anche delle proprietà che permettono il calcolo ricorsivo del coefficiente binomiale. Infatti, è possibile scomporre il coefficiente binomiale nel seguente modo:
In questo modo è possibile ottenere due strutture di ricorrenza per il coefficiente binomiale, ovvero: