I mercati finanziari

I mercati finanziari sono i “luoghi” dove si effettuano le operazioni di contrattazione e scambio di strumenti finanziari di vario genere: azioni, obbligazioni, derivati etc. “Luogo” non è da intendere come ambiente fisico, ma bensì come piattaforme informatiche dove si incrociano la domanda e l’offerta.

I mercati possono essere divisi secondo diversi fattori, quali:

  • natura;
  • durata;
  • momento di emissione.

In base alla natura degli strumenti finanziari è possibile distinguere i mercati in: mercato creditizio, mercato mobiliare e mercato assicurativo.

Il mercato creditizio è il mercato finanziario dove vengono negoziati gli strumenti finanziari non trasferibili, come i mutui e i depositi bancari. Questi strumenti sono contraddistinti da un alto grado di personalizzazione.

Il mercato mobiliare invece tratta strumenti finanziari di minore personalizzazione, come la compravendita di valori mobiliari.

Il mercato assicurativo riguarda, invece, la trattazione di strumenti finanziari che hanno come scopo la riduzione dell’incertezza futura dello stato di un singolo. In altre parole, le assicurazioni servono in qualche modo ad assicurare, anche in caso di avversità, un tenore di vita al singolo e il mercato assicurativo si occupa proprio della trattazione dei prezzi di queste assicurazioni.

In base alla durata degli strumenti finanziari possiamo distinguere i mercati in: mercato dei capitali, dove gli strumenti scambiati hanno una scadenza di più di 12 mesi (sono gli strumenti finanziari più lunghi); mercato monetario, dove gli strumenti finanziari scambiati sono a breve scadenza (massimo 12 mesi).

Il momento dell’emissione degli strumenti finanziari permette la distinzione in: mercato primario, ovvero che riguarda l’emissione di tutti i nuovi titoli; mercato secondario, dove si scambiano titoli già emessi.

Un’ultima importante distinzione riguarda la presenza o meno di una regolamentazione e ci permette di distinguere i mercati in:

  • mercati regolamentati, ovvero dove sono presenti regole sull’organizzazione stessa del mercato;
  • mercati non regolamentati, ovvero un mercato dove l’offerta e la domanda si incontrato senza direttamente senza intermediari.

Questa mancanza di regole nei mercati non regolamentati risulta in una minore trasparenza (e di garanzia) degli stessi, per questo sono anche definiti come mercati Over The Counter (OTC), ovvero “fuori borsa”.

I principali mercati finanziari

Esistono diversi mercati dove è possibile avere attività di trading. I principali sono:

  • il mercato Forex;
  • il mercato azionario;
  • il mercato delle materie prime;
  • il mercato delle criptovalute.

Mercato Forex

Il mercato Forex, abbreviazione per Foreign Exchange market, si ha quando una valuta viene scambiata con un’altra (per questo è anche conosciuto come mercato delle valute). Il mercato Forex è indubbiamente il mercato più grande al mondo, raccogliendo le transazioni che avvengono tra banche, banche centrali, governi ed altri enti con una grande disponibilità economica, generando in media un’attività finanziaria che assomma a più di 4.000 miliardi di dollari al giorno.

Rientra nella categoria dei mercati OTC, poiché non esiste alcuna autorità che sovraintende al funzionamento del mercato. Questa velocità di scambio, eliminata la figura di mediatore del broker, comporta una maggiore volatilità, soprattutto in rapporto alle borse mondiali. Naturalmente queste oscillazioni sono anche influenzati dagli stati stessi in cui una data valuta è utilizzata, subendo quindi anche gli effetti di fattori politica monetaria, oltre che a fattori macroeconomici.

Mercato azionario

Il mercato azionario riguarda, appunto, lo scambio di titoli azionari, e si distingue in mercato primario e mercato secondario. Viene quindi utilizzato dalle società che possono emettere titoli per trovare finanziamenti (e finanziatori). Questi titoli possono poi successivamente essere scambiati all’interno delle borse stesse, permettendo anche al finanziatore di avere un ricavo, nel caso in cui il valore dell’azione al momento della vendita sia aumentato da quello di primo acquisto. La Borsa valori è il mercato finanziario regolamentato dove si scambiano anche le quote di capitale ed è un mercato secondario, poiché i titoli interessati in questi scambi sono stati precedentemente emessi. Il valore di un titolo dipenderà, non solo dal valore stesso della società, ma anche dal rapporto tra domanda ed offerta. Ad esempio, è possibile che un titolo venga scambiato ad un valore molto diverso dal suo valore determinato in modo fondamentale. Questo processo può creare le cosiddette “bolle speculative“, dove un titolo assume un valore fortemente maggiore rispetto al suo reale valore, ad esempio in seguito ad un aumento della ricerca di questo titolo da parte degli speculatori, che comporta un aumento della domanda ed un conseguente aumento del prezzo di questo titolo.

Mercato delle materie prime

Il mercato delle materie prime, detto anche commodity market, è il mercato finanziario che si occupa delle transazioni riguardanti il settore primario.

Le commodity scambiate possono essere divise in due categorie: soft commodities, ovvero tutte quelle che possono essere coltivate; hard commodities, che di contro sono tutti le risorse estratte.

Esiste tuttavia una categorizzazione molto più fitta delle commodities, che possono essere divise in agricole, coloniali e tropicali, metalli, energetici e carne. Le commodities energetiche riguardano una importante fetta del mercato delle materie prime ed è composto, in maggioranza, da hard commodities.

Mercato delle criptovalute

Il mercato delle criptovalute è il mercato finanziario dove avvengono, appunto, le compravendite di criptovalute, ovvero una rappresentazione digitale di valore, basata sulla crittografia. Si tratta probabilmente del mercato finanziario più recente ed è sicuramente un mercato che ha visto negli ultimi anni una crescita vertiginosa, passando la capitalizzazione del mercato, nel solo 2017, da 30 a 800 miliardi di dollari . Tuttavia gran parte di questo incremento è stato determinato da una bolla speculativa, che infatti ha poi comportato un rapido decremento della capitalizzazione di mercato, passando a 450 miliardi di dollari nel 2018, fino ad arrivare a 280 miliardi di dollari nel 2020.

Le principali Borse valori

La Borsa valori è un mercato finanziario regolamentato, poiché sono disciplinate in modo specifico tutte le operazione di negoziazione. Vengono scambiati strumenti finanziari rappresentativi di debito, quote di capitale e strumenti finanziari derivati. Si tratta di un mercato secondario poiché vengono trattati strumenti finanziari già emessi e quindi già in circolazione.

Ha particolare importanza sia per il volume delle contrattazioni, sia per la loro specifica funzione economica, ovvero la canalizzazione del risparmio delle famiglie e degli investitori istituzionali verso le imprese, che collocano in Borsa quote del loro capitale o prestiti per finanziare gli investimenti. Il prezzo delle azioni è sintomo delle previsioni degli investitori sui profitti che una determinata società quotata riuscirà ad avere e risulta perciò essere un indicatore importante per analizzare le tendenze degli investitori.

Essendo un mercato regolamentato, la funzione della Borsa è quello di ricevere gli ordini di compravendita degli operatori ed eseguirli attenendosi alla legge della domanda e dell’offerta. Gli operatori che si occupano di queste trattazioni sono detti traders. La loro attività è fortemente regolamentata, al fine di tutelare i risparmiatori con trattazioni trasparenti.

Le principali Borse internazionali sono:

New York: Nella Borsa di New York sono presenti due mercati azionari, che sono anche i più grandi al mondo (per capitalizzazione). Il New York Stock Exchange (NYSE) e il  National Association of Securities Dealers Automated Quotation (più comunemente conosciuto con il suo acronimo NASDAQ). Il NYSE, soprannominato “Big Board”, è il più grande mercato al mondo per volume di scambi, con una capitalizzazione totale di 21.000 miliardi di dollari, cinque volte più grande del secondo, che è il NASDAQ stesso. Il NASDAQ, secondo al mondo per volume di scambi, ma primo per volume di azioni, è il primo esempio al mondo di mercato borsistico elettronico, cioè di un mercato costituito da una rete di pc. Essenzialmente, è l’indice dei principali titoli tecnologici della Borsa americana. Sono quotate, tra le tantissime, aziende come Microsoft, IBM, Apple, Cisco System, Google e Amazon (solo per citare alcune tra le più iportanti).

Tokyo: La Borsa di Tokyo Tokyo Stock Exchange (TSE) è la Borsa più importante dopo quella di New York. In generale, il mercato asiatico, comprese le Borse di Shangai e Hong Kong, è un mercato in rapida crescita. La TSE, tuttavia, è stata istituito nel 1878, per poi essere unita nel 1943 con altre 10 Borse delle principali città giapponesi per formare un singolo mercato borsistico giapponese. Dal 1999 è divenuto completamente elettronico.

Londra: La Borsa di Londra, la London Stock Exchange Group (LSEG), è la più grande Borsa europea e una delle più grandi al mondo. Nasce nel 2007 con l’unione tramite acquisto della Borsa di Milano con la Borsa londinese.

Ciascuna Borsa ha associato un indice azionario, ovvero una sintesi del valore del paniere di titoli azionari che rappresentano. Le variazioni di questo indice sono un buon indicatore per capire l’andamento generico del valore delle azioni all’interno della Borsa.

Esistono diversi metodologie di calcolo degli indici, ovvero:

  • Indici equally weighted: sono indici caratterizzati dall’uguaglianza dei pesi, che non sono quindi influenzati dalla capitalizzazione delle società incluse.
  • Indici price weighted: questi indici, invece, sono caratterizzati da pesi associati ad ogni titolo che dipendono dal prezzo di quest ultimo. Lo svantaggio principale di questi indici è che sono fortemente influenzati dai titoli più “costosi”, non rappresentando quindi tutto il paniere, ma solo una sua parte.
  • Indici value weighted: questo indice risolve i problemi del precedente indice in quanto i pesi associati ad ogni titolo dipendono dalla capitalizzazione di questi ultimi in borsa.